12.12.05

Per riflettere: esecuzione 1001

L'amabile Schwarzy ha rifiutato la grazia a Stanley Tookie Williams.
Il 'no' del governatore della California è arrivato poco fa.
Domani Williams sarà giustiziato.

Credo che, di fronte all'ennesimo assassinio di Stato, possa essere utile leggere le ultime dichiarazioni dell'ex capo dei Crips a Newsweek. Rilasciate venerdì scorso.
Mettere "Next time around" di Emiliana Torrini e iniziare a riflettere sul perché il Leviatano mangi i suoi sudditi.

E magari dire una preghiera per Tookie. E per Schwarzy.

E basta.

Venerdì scorso Williams, dalla sua cella nel braccio della morte di San Quentin, ha parlato al telefono con Karen Breslau del Newsweek.
Ci vuole descrivere le condizioni fisiche in cui si trova in questo momento?
"Si riferisce al fatto che sono incatenato al letto? Fuori della cella c'è una guardia che controlla ogni mio movimento. Tutto ciò che possiedo mi è stato portato via. Questo è ciò che accade a chi è in attesa di esecuzione della sentenza".
Nel mondo esterno si tende a ritenere che sia "meglio essere morti" che rinchiusi per il resto della propria vita. Lei sta combattendo quasi fino alla sua ultima ora. Perché vuole continuare a vivere in queste condizioni?
"Innanzi tutto ho il cuore, la forza d'animo e la voglia di riscatto necessari a combattere. Non sono colpevole. Non sono uno che si dà per vinto. Ho combattuto per tutta la vita. Essere di colore è la ragione principale. Questa integrità e questa forza d'animo mi è stata trasmessa dai miei antenati che hanno dovuto combattere per restare vivi quando erano in schiavitù, che hanno dovuto affrontare i linciaggi e altri ingiusti attacchi".
Sta dicendo che ciò che è accaduto alla sua vita, il fatto di trovarsi nel braccio della morte, dipende dal razzismo?
"Certo. È collegato al mio passato disgraziato. Sono convinto di trovarmi qui in virtù di un karma, non per aver ucciso qualcuno, perché è una cosa che non ho fatto, ma per altre cose che ho fatto in passato e per le quali l'avevo fatta franca".
Se lei avesse potuto essere nella stanza con Arnold Schwarzenegger durante l'udienza per la sua domanda di clemenza, in che modo gli avrebbe chiesto di risparmiarle la vita?
"Gli avrei detto che sono innocente e che se mi concederà clemenza continuerò a fare il mio lavoro. Credo che quello che sto facendo sia un lavoro. Le decine di migliaia di e-mail che ricevo - beh, non le ricevo io, ma il mio sito Web - da persone che dicono di essere state aiutate, dimostrano che si tratta di un lavoro, quello di aiutare la gente a sfuggire ad una vita di violenza. Anche se mi venisse concessa la grazia non riposerei sugli allori. Qualche tempo fa ho avuto l'occasione di incontrare il presidente e manager del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People), Bruce Gordon. Ne è risultato un programma di prevenzione della violenza che finanzierà il NAACP. Useranno i miei libri e altre opere per aiutare e insegnare a quelli che vogliono cambiare la loro vita".
La pubblica accusa dice anche che lei sta facendo pressioni non soltanto per ottenere clemenza, il che significherebbe ridurre la sua condanna a morte in un ergastolo, ma anche per un eventuale rilascio dal carcere. Sostiene che lei vuole uscire di prigione e che, ora, per questo motivo direbbe qualunque cosa sia necessario dire per poter presentare altri appelli.
"Beh, mettiamola in questo modo. Se i miei avvocati riescono a provare la mia innocenza, io non dovrei farlo? Sono certo che se l'infallibile DA (deputy advocate) fosse al mio posto, anche lui si batterebbe per l'innocenza. Loro non si arrendono. Perché, perché sono nero dovrei arrendermi? Perché sono stato uno dei fondatori dei Crips dovrei arrendermi? Loro cercano di dimostrare che la responsabilità di tutto ciò che hanno fatto i Crips è mia. Sono rimasto rinchiuso dal 1979. Sarebbe come dire che tutti i bianchi sono razzisti e dovrebbero essere ritenuti responsabili. Secondo me, dire che tutti i bianchi sono razzisti sarebbe assurdo. Questo equivale a dire che sono responsabile di tutti i reati commessi dai Crips".
Lei ha negato per 24 anni di aver ucciso quattro persone. Durante questo colloquio lo ha ribadito molte volte. Vuole dire i loro nomi?
"Scusi?" (La linea sembra essere stata interrotta. Silenzio) Risponde l'avvocato di William, Barbara Becnel. "Che razza di domanda è questa? In qualunque modo risponda, è fottuto. E una domanda razzista!".

(Copyright Newsweek-La Repubblica Traduzione di Antonella Cesarini)



1 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

Ciao Cuginetto!!! Che si dice?? Ci scommetto che zio prende spunto da te per i suoi post...lunghi 3 kilometri....mamma mia!! Li hai mai letti?? Mamma x leggerli se la prnde con comodo...ha ragione!! Comunque pai mi fa l' mp3..non come il tuo...quello piccolino...che bello!! ahhh digli a goffry se mi fa quei due singoli che gli avevo chiesto.
Bacioni. tua chicco.