Mi fanno un pò ridere, tutti gli allarmismi che sento - e leggo - periodicamente riguardo i giovani.
Me la immagino la signora di mezza età, sulla metro, che sfoglia il suo inguardabile giornaletto gratuito, sobbalzando bagnaticcia sul seggiolino, guidata da un irrefrenabile intento pseudo-ipocrita-nazional-puritano.
Stavolta è il turno di quelli inglesi, secondo un'inchiesta pubblicata sull'Independent: sesso sfrenato, rischio alcolismo a 14 anni, droghe a profusione.
Insomma: una banda di terrificanti mini-Dionisi allo sbando dediti allo sballo e al godimento.
E sai che novità.
Allora mi domando: da che idea parte la gente - e la stessa stampa, per dare toni simili - riguardo i giovani?
Voglio dire che mi pare ci si dimentichi troppo spesso che i ragazzi, in particolare gli adolescenti, sono il principale strumento di analisi per capire la società contemporanea. Una sirena sempre accesa. Ciclicamente ed inevitabilmente.
L'adolescente è un pò come una sorta di sommario aperto sulle magagne del tempo: dai suoi comportamenti, dalle sue abitudini (chiedetelo alle multinazionali...), dai suoi "costumi" e dai suoi consumi, insomma, si deducono i trend - positivi o negativi - del Sociale.
Dunque non che voglia - sebbene me ne rallegri, tutto sommato - andar sempre controcorrente.
Ma questo ipocrita allarmismo montante mi porta spesso a farmi una domanda:
ma i giovani, nascono adolescenti?
O non hanno invece alle spalle altri 12, 13, 16, 18 anni di Vita?
Se dunque il problema sta in loro - ed è giusto punire e prendere coscienza: non sono un giustificazionista e ritengo che il proprio comportamento sia solo ed esclusivamente responsabilità individuale, no al buonismo -, è necessario però convenire che sta anche in quegli anni di Vita che hanno preceduto la loro situazione adolescenziale.
Insomma: la spia adolescenziale è sempre utilissima per capire una specifica Società.
La nostra - trituratrice, deresponsabilizzante, luccicante e maligna, avvenente, seduttrice e magnificamente v u o t a oltre che p e d o f i l a in ogni sua minima dimensione - non può che annoverare fra i suoi maleodoranti effetti collaterali tante piccole, cretine e colorate trottole impegnate a non fermarsi mai.
A qualsiasi patto.
Perché solo nel "movimento" infinito trovano il senso della loro (povera: ma non hanno voluto loro, che fosse tale) Esistenza.
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1 hanno detto la loro:
Ciao SimO!! sn Chicco..ma che fico che è il tuo blog...mi piace molto bravo. BRAVO! Magari fatti un pà di pubblicità..ora metto il link nel mio blog...ok?? ciao e un bacione. Chicco.
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