28.12.05

Ugone

25 maggio
"Sono salito su la più alta montagna: i venti imperversavano; io vedeva le querce ondeggiar sotto a' miei piedi; la selva fremeva come mar burrascoso, e la valle ne rimbombava; su le rupi dell'erta sedeano le nuvole - nella terribile maestà della Natura la mia anima attonita e sbalordita ha dimenticato i suoi mali, ed è tornata per alcun poco in pace con sé medesima.
Vorrei dirti di gran cose: mi passano per la mente; vi sto pensando! - m'ingombrano il cuore, s'affollano, si confondono: non so più da quale io mi debba incominciare; poi tutto a un tratto mi sfuggono, e prorompo in un pianto dirotto. - Vado correndo come un pazzo senza saper dove e perché: non m'accorgo, e i miei piedi mi strasninano fra precipizj. Io domino le valli e le campagne soggette; magnifica ed inesausta creazione! I miei sguardi e i miei pensieri si perdono nel lontano orizzonte - Vo salendo, e sto lì - ritto - anelante - guardo ingiù; ahi voragine! - alzo gli occhi inorridito e scendo precipitoso appiè del colle dov ela valle è più fosca. Un boschetto di giovani querce mi protegge dai venti e dal sole; due rivi d'acqua mormorano qua e là sommessamente: i rami bisbigliano[...]".
29 maggio, all'alba
"Se tu mi vedessi stanco , squallido, taciturno errar su e giù per le montagne e cercar di Teresa, e temer di trovarla, sovente brontolar fra me stesso, chiamare, pregarla, e rispondere alle mie voci: arso dal Sole mi caccio sotto una macchia e m'addormento o vaneggio - ahi che sovente la saluto come se la vedessi, e mi pare di stringerla e di baciarla - poi mi svanisce, e dio tengo gli occhi inchiodati sui precipizj di qualche dirupo[...]".


Chi non ha desiderato almeno una volta essere protagonista di siffatti ragionamenti?

Io, si.



Ehm. Per chi non l'avesse capito trattasi di Niccolò "Ugone" Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis.

1 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

solo persone del tuo spessore desiderano essere i protagonisti di queste riflessioni!
PIMPI