3.10.07

OTTO PER OTTO

Allora. Debbo farmi carico di questa maledettissima prassi delle catene, tanto in voga fra i blogger. Sotto, in play, ho i Pinback, col disco Summer in Abaddon e il boss col nuovo, Magic. Caterina e MissMidnight mi hanno nominato. Obbedisco. Otto fatti miei - ma che mi legge sa che ne ho esposti ben più di otto. E poi nominerò altri otto blogger a cui passare la patata.

Ossessivo-compulsivo. Ebbene si. Lo sono. Sebbene la sindrome vada scemando da qualche anno, rimangono ancora oggi i residui della mitica fobia del gas chiuso, l’interruttore acceso-spento (con rapido gioco dito indice<>dito medio per accendere e spegnere a ripetizione), le luci della macchina come saranno? In passato mi alzavo in piena notte. Oggi sistemo tutto prima di addormentarmi.

Innamoramenti en plein air. Si, m’innamoro almeno dieci-quindici volte al giorno. Quando frequentavo la triennale (frequenza quotidiana ed obbligatoria id est mezzi pubblici per almeno tre ore al giorno) tornavo a casa col cuore infranto almeno una dozzina di volte da donne di ogni genere e tipo. Dalle adolescenti (oggi, dopo 50 esami e una specialistica in via di conclusione, sembro il nonno) alle mamme. Non c’entra nulla la fidanzata, la ragazza (che ho sempre avuto). E’ proprio una questione estetica. Una, per esempio, che incontravo sempre alla stazione Ostiense, mi faceva impazzire per l’abbigliamento, elegante e classico ma essential. Avrà avuto 35 anni. Vabbò. E’ così.

La nnà. La prima parola che ho detto – che di per sé non vuol dire nulla ma i miei avevano imparato che la utilizzavo associandola alla pizza quindi significava eccome chiedete ad uno psicologo della comunicazione - è questa – al di là dei classici mamma e papà. Dimenticavo: ho parlato a meno di un anno.

Sfogatoi della post-modernità. Detesto le discoteche. Le considero l’emblema della nostra strozzata post-modernità: scatoloni in pieno deserto urbano. Sfogatoi indegni di una gioventù matura che spreca la vita a “ballare”, ignorando il vero significato del termine ballare. Parteciperei solo in due casi: 1) nell’eventualità di una forzata astinenza sessuale oltre i 20/24 mesi (mai capitata, per altro); 2) nel caso un mio amico dj mi invitasse o qualora “mettesse i dischi” un dj che stimo; 3) nel caso un meteorite abbia risparmiato solo il Goa dalla distruzione planetaria. Quindi: sempre in funzione artistica, e mai strumentale.

Papà Gambalunga. Il primo libro che ho letto è stato Papà Gambalunga di Jean Webster. Me lo comprò papà ad un mercatino del libro organizzato nell’atrio della mia scuola elementare. Lo sanno tutti (?). Non sanno, però, che non l’ho mai finito. Così come L’ultimo papiro – sempre papà, qualche anno dopo.

Imbecillità allo stato puro. Ebbene si. Questa è davvero la stronzata del secolo. Mi sono spaccato gli incisivi da solo, con una sonora racchettata in faccia. Conseguenza del pessimo stile tennistico degli esordi, quando effettuavo un dritto alla Moya (come si diceva all’epoca; non so nemmeno se Moya, che ho visto qualche tempo fa piuttosto appesantito, giochi ancora). Il giorno dopo avrei avuto un test d’inglese per il Trinity College. Amici dentisti!

Aereofobia. Ho una paura fottuta di volare. Ho preso spesso l’aereo. Ho fatto diversi viaggi. Ma ogni volta che salgo perdo tre chili in liquidi. Non riesco a far nulla. Passo quarti d’ora in bagno, immobile. La compagnia di persone conosciute non serve a nulla. L’unica salvezza è subissare di cazzi miei il vicino di poltrona. E scoprire in lui un briciolo di fifa. Così da unire la comunità umana nel ventre della macchina.

Formattazione. Uso solo parentesi quadre, quando scrivo. I miei libri sono piene di parentesi quadre. Questo davvero non me lo spiego.


Nomino Silvia e basta perché tutti i miei blogger preferiti hanno già dato.

9 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

Ottimi i Pinback. In questo periodo ascolto a palla Patrick Watson (ottimo come i suoi Cinematic Orchestra), i Deus, gli Editors, gli Elbow, Sondre Lerche.

Simone ha detto...

Uhé Uhé, amico mio. Che ascolti!

dEUS sentiti in concerto qui a Roma l'estate 2006.

Bravo

bera ha detto...

"Carissimi tutti,

vorrei mettervi a conoscenza di una iniziativa di sostegno ai manifestanti di Myanmar che è stata lanciata in Rete e a cui NetOne aderisce.

Si invitano quanti hanno siti web a non pubblicare nessuna notizia domani 4 ottobre, ma a inserire solo un banner con la scritta "Free Burma!" :

Ce ne sono molti di banner a disposizione su: http://www2.free-burma.org/graphics.php

Troverete maggiori dettagli su questo sito http://www2.free-burma.org/index_it.php, dove vi invito a segnalare la vostra adesione."


Ciao.

berardo

Simone ha detto...

Ciao zBera.

Come vedi, ho già aderito e firmato.

Grazie mille per la segnalazione.

A quando un meeting blogger dell'area monterotondese? ;)

S

Caterina Narracci ha detto...

sei troppo simpatico.
io ho faticato nel selezionarne solo otto...
- un giorno salirò su un aereo. considera che soffro di vertigini. sarà uno spasso! uno spasso davvero, però per gli altri!
:-)
ciao

Anonimo ha detto...

La storia delle parentesi quadre è stranissima. Se mi capiterai ancora vicino a prendere appunti ci farò caso :P

Simone ha detto...

Attenta!

"POtresti rimanere offesa!".

;P

Anonimo ha detto...

Grazie della visita al mio blog, quando vuoi sarai sempre il benvenuto! Carino questo tuo profilo, anch'io questo meme l'ho gi� fatto! Mi spiace per la racchettata ai denti...chiss� che male :(
A presto!

Aglaja ha detto...

Io non ho mai avuto paura dell'aereo.
Solitamente sono quella che viene subissata dalla vita personale del vicino.

Ma, Simò,quella che a un certo punto pensi di scorgere nei suoi occhi non è fifa.
E' disperazione.
Comunque sia, una piccola comunità umana nel ventre della macchina.

:D
Divertente questo post.