23.11.05

Politica e menzogna

In circostanze normali chi mente viene sconfitto dalla realtà, per la quale non ci sono surrogati; per quanto grande possa essere la tela delle falsità che un esperto mentitore è capace di tessere, non sarà mai grande abbastanza, anche se si farà dare una mano dai computer, da coprire l'immensità delle realtà di fatto.

Hannah Arendt, "Politica e menzogna", pag.90

Il mantenimento del segreto implica l'applicazione costante della regola: ogni asserzione pubblica è crittogramma e menzogna; tanto un'asserzione dottrinale quanto una promessa pubblica, tanto la teoria o la fede ufficiale quanto un obbligo acquisito per contratto.
Non servatur fides infidelibus resta la regola suprema. Gli iniziati lo sanno.
Gli iniziati e quelli che sono degni di esserlo.
Essi comprenderanno, decifreranno e penetreranno il velo che maschera la verità.
Gli altri, gli avversari, la massa, la massa degli adepti compresa, accetteranno come vere le asserzioni pubbliche e, per ciò stesso, si riveleranno indegni di ricevere la verità segreta e di fare parte dell'élite.

Alexandre Koyré, "Riflessioni sulla menzogna politica", pagg. 35-36

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