8.12.05

Cari Miei

Il disco si intitola "Cari Miei". Ed è fra i dischi dell'anno, senza dubbio.

Loro sono i La Camera migliore. Fanno un witty-pop levigatissimo, apparentemente semplice eppure molto ricercato. Che si, lo so va bene, non vuol dire niente e allora sentitevelo.
E' una musica popolare che gioca e saltella fra filastrocche e ballate che spaccano la testa, calembour argutissimi e tirate più cavalcanti, elettriche e malvagie per la loro struttura chirurgicamente melodica.

E' quanto dimostra che - ma questo, è noto - si può far pop, oggi che tutto è pop, cercando di schivare le tignose e maledette trappole della mediocritas, del compromesso o semplicemente della totale carenza d'idee e di coraggio.

Georgia Costanzo, leader della band, ha una voce fatata.
Sembra un cannone caricato a margherite, a tulipani, a rose giallerossebianche, sempre. Quando urla, quando sussurra, quando gioca, ammicca, strizza le corde vocali all'ignoto ascoltatore.
Lo seduce maledettamente senza possibilità di salvezza.

Ho avuto il piacere di chiacchierare al telefono con lei una cinquantina di minuti, ieri pomeriggio.
Per un'intervista che presto sarà online su Rockit.
E ne sono rimasto decisamente affascinato: è di una spontaneità disarmante, impensabile ed impensata.

E ti viene da pensare, allora, che speriamo davvero resista. Resti così, tale e quale, anche quando, ne sono sicuro, "usciranno" del tutto - se si può dire di un gruppo che ha già avuto numerosi passaggi su Rai Radio Uno e Radio Deejay, per dirne un paio.

Intanto compratevi il disco.

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