21.9.06

Quei Bambolotti In Mezzo Alla Strada

Pare che Veltroni e compagnia assortita si siano improvvisamente accorti dell'indegnità che invade da anni - e negli ultimi tempi in maniera assai più prorompente, davvero oltre ogni limite - le strade romane.

Nei mesi scorsi mi è capitato spessissimo di arrivare a Roma Centro attraverso la Salaria - anche perché il mio sterile comune di affaccia su codesta arteria stradale. Appena all'interno del Raccordo Anulare, inizia la "sfilata".

Uno spettacolo a dir poco raccapricciante: rallentamenti continui, incidenti e tamponamenti a raffica ma soprattutto quintali e quintali di carne viva esposta senza ritegno come in un'orrida macelleria del sesso in ogni momento della giornata, dalle sei di mattina alle sei della mattina successiva, anche il pomeriggio, anche al rientro dal lavoro. Sempre.
E, a quanto pare - ma non servivano certo i dati della questura a confermarcelo -, oltre la metà delle prostitute fermate nel corso delle sporadiche retate è minorenne.

A proposito. Da qualche tempo, per permettere ai porci clienti di individuare senza il minimo problema la ragazza minorenne, sono saltati furi i bambolotti: basta individuare una giovanissima con bambolotto in braccio e zac, state certi che quella è un'autentica minore di diciotto anni.

Ora parlano di telecamere. Poi ritireranno fuori il quartiere a luci rosse - anzi, l'ha già ritirato fuori un tizio di An. Scenderanno in campo politici affamati di carta stampata e benemeriti ma inconcludenti preti-coraggio. I cittadini, intanto, sono già scesi in campo nel vero senso della parola, con tutti i rischi che una giustizia o quantomeno un "controllo fai-da-te" può comportare - considerando che in zona non è difficile scorgere i papponi in ronda continua per tenere sotto controllo le proprie ragazze.

Insomma: il solito, momentaneo ed ipocrita cataclisma. Magari qualche retata. Qualche misero risultato. E tutto sarà come prima.

La soluzione sta solo ed unicamente nel controllo pervasivo.
In quelle strade - non sono poi moltissime, a Roma, basta volerlo fare: Salaria, Togliatti, Colombo, Villaggio Olimpico già sarebbe qualcosa - devono passare ogni dieci minuti le ronde della polizia.

Farsi vedere in continuazione, bloccare i loschi tizi che fanno la spola fra una ragazza e l'altra, perché se li vedo io in macchina li vedono anche loro, effettuare continue verifiche sulle prostitute, scortare chi ha intenzione - come le associazioni di volontariato - di scendere in strada a spiegare alle giovani le risorse (ci sono, ci sono, si pensi al permesso di soggiorno) che hanno per uscire da un contesto del genere: rendere la vita impossibile a chi di quei pezzi d'asfalto ha fatto dei feudi che è intollerabile lasciare sotto il loro controllo.

Punto e basta. Il resto sono cazzate totali. E se non sarà così ci sacapperanno pure i morti, ve lo assicuro.

Ma le ronde non possono passare, lo so lo so, perché fra un po' le caserme dei Carabinieri e le stazioni di Polizia non avranno più nemmeno i soldi per fare il pieno alle pochissime auto di cui dispongono. Perché le situazioni da tenere sotto controllo sono migliaia etc. etc.

E allora ogni iniziativa è impossibile, palliativa e, francamente, questi articoli mi fanno ridere. Di sconforto.

1 hanno detto la loro:

LeLait ha detto...

Qualche tempo fa, mentre camminavamo per le vie di pigalle, un mio amico mi disse: anche noi un quartiere a luci rosse ce lo abbiamo: il Vaticano...
è inutile sperare nelle ronde ecc. Io sto nei pressi che colombo e più che preoccuparsi di prostituzione si preoccupano del cornettaro all'angolo!
Pau