19.1.07

Clayton

i was born in 1974. i live in san francisco. i make sound. i make computer programs.
that is all.

Orbene. Facciamo un attimo il punto della situazione. Cominciando col precisare che quello qui sopra non sono io (ovviamente).

Dopo un tostissimo esame di Teorie della Letteratura e Metodi critici sostenuto ieri pomeriggio, oggi vi lascio all'entrante week-end con una segnalazione a dir poco gustosissima.

Amate l'electro-minimal? Andate pazzi per il Glitch? Entrate in paranoia quando ascoltate beats, glitches, scratches, pezzi di elettronica intelligente costruiti con tutto tranne che con gli strumenti musicali canonici? Andate in estasi per Alva Noto, Nobukazu Takemura, Matmos, Schneider TM (bello l'ultimo disco di qualche mese fa, per altro), il mitico Cornelius - e chi si dimentica il video di Drop? - e compagnia bella? Adorate la ritmica crescente, senza scampo, ricorsiva, che sfiora l'ambient e però è anche in grado di declinarsi secondo logice dance?

Bene. Benissimo. Come direbbe una vecchia esercente del quartiere Prati di Roma: "Ho il prodotto che fa per lei!".

Lui si chiama Joshua Kit Clayton, ed è un dj-producer con base a San Francisco. Orientato dalla strepitosa sigla di Our Noise ho condotto qualche ricerca sul prodigio. Che ha fatto davvero un sacco di cose. (Certo poverino presenta una certa malformazione mascellare ma, insomma, come avrebbe detto Croce freghiamocene delle informazioni biografiche ed andiamo dentro l'opera, sintesi a priori di forma e contenuto...ahem:ok, basta).

Anzitutto potete farvi un'idea qui.

Dopodiché, scaricatevi "Material problem".

E mettetela sabato sera. Ovunque vogliate.

Chiaro che se è una situazione di un certo tipo è meglio. Senza dubbio. Stile.

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