11.6.07

MySpace. Fenomeni dell'approfondimento

La Repubblica "Affari e Finanza" di oggi - che poi ormai si occupa di tutto, forse di troppe cose, tranne che di affari e finanza - dedica molto spazio a MySpace.

Come al solito, per quanto tecnicamente i pezzi siano tutti ripettabili ed infiocchettati a dovere, a leggersi con attenzione i quattro articoli dedicati al "fenomeno del web" (bella l'espressione tipo cronista vecchio stile, no? Beh, la trovate in quegli articoli) se ne esce con una certa delusione ed un senso di stanchezza intellettuale disarmante.

Per carità, capiamoci: nessuno pretende dagli articoli di "Affari e Finanza" un contenuto ed un tasso di novità ed originalità pari a quello dei saggi di Derrick de Kerckhove. Ovvio.
Però 'ste finte inchieste pompate col sapore della scoperta - quando la scoperta è già stata fatta da un pezzo - e piene di pezzi ridondanti che si limitano a snocciolare dati - spesso interpretati malissimo - e poco altro, lasciano il tempo che trovano. E questo bisogna dirlo chiaramente.

E non parlo solo del fatto che de Kerckhove un gruppo come L'Espresso lo poteva anche chiamare - come ha fatto in passato - e chiedergli un pezzo, che uno magari si stufa pure di leggere sempre gli "ispiratissimi" ed ultra-banali articoli di Assante.
Parlo proprio del fatto che sembrano articoli per iniziati. Per novizi. Per analfabeti della rete. Per gente che non ne sa assolutamente nulla.

Il che non è accettabile dall'approfondimento settimanale di Repubblica. Sarebbe comprensibile, al massimo, sull'edizione principale. Ma non sul secondo dorso dedicato esattamente a "queste" tematiche - "new economy, aziende, borse, risparmio".
Dov'altro dovrei cercare - nell'editoria omnibus, intendiamoci - un approfondimento degno di questo nome? Perché un lettore mediamente informato - quando non ferratissimo - viene trattato come un idiota della Rete?

E poi è tutta una roba fatta in casa. Non c'è, per esempio, la raccolta di una testimonianza diretta di qualche band o personaggio che si sia avvantaggiato da My Space. Che ci spiegasse a che livello e fino a che punto MySpace è stato davvero dirimente ed essenziale per la sua esplosione - voglio dire che di leggende metropolitane su successi facili e veloci ne girano tante. Andiamo a vedere la realtà.

C'è, invece, il solito pezzone-guida utile davvero a chi non ha mai acceso il computer. La scontatissima cartella e mezza dell'Assante sul solito discorso reale-irreale-cibernetico che nemmeno lui sa più quel che spara. Un altro paio di pezzi - con contestuale smarchettamento dell'avvio della community di Radio Deejay - che focalizzano sul panorama italiano.

A parte una carrellata di dati, tanti epiteti lucidissimi e qualche periodo azzeccato non c'è niente. Ma perché dobbiamo leggere 'ste cose?

2 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

A proposito di Myspace, sul mio blog faccio un attacco al mezzo. E presto aggiornerò con la "terza parte".
Per ora puoi trovare pt.1 e pt.2 alla tag: Attacco a Myspace

Concordo con te sul resto
;D

Simone ha detto...

Devo essere ancora poco lucido, ma non trovo il tag. Dammi i permalink.
Thnxs!