Alberto Moravia, Alain Elkann - "Vita di Moravia" - Bompiani, 1990 - p. 55
8.6.07
Telegrafo
"A Londra, feci alcune curiose esperienze. Per esempio, andai ad una festa in costume travestito da palo telegrafico. Giravo per la stanza con le braccia tese che avrebbero dovuto essere i fili e tante borchie bianche sul petto che avrebbero dovuto essere gli isolatori di procellana. Durante questa festa mi avvenne di incontrare una donna vestita da sfinge: era bella, aveva un elmo di capelli neri e gli occhi azzurri. Scherzammo molto insieme durante la festa e alla fine lei mi diede un appuntamento a casa sua. Il giorno dopo pioveva a dirotto, una pioggia veramente loninese. Presi un taxi, andai a finire in un sobborgo lontanissimo. Trovai la casa, suonai alla porta, non rispose nessuno e tornai a casa mia. Il giorno dopo le telefonai con una tale violenza che lei si spaventò e mi ridiede l'appuntamento. Tornai nella casa del lontano sobborgo e questa volta la trovai gentile, forse pentita, ma ferma. Mi disse con semplicità che non poteva fare l'amore con me perché era solita farlo da sola. Questo era più forte di lei e non poteva farci nulla. Rimasi sbalordito come se la vera faccia della vita mi si fosse ad un tratto scoperta per poi ritornare misteriosa e indecifrabile".
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3 hanno detto la loro:
Wow, Moravia si conferma da sempre uno dei miei scrittori preferiti... lo trovo intensamente realista... mah, forse nn ci capisco niente!! Vedi che il video di YouTube rallenta molto il blog... e nn sono riuscita nemmeno a vederlo! A proposito... come mai quello sfondo-splatter?? E' inquietante e nn ti ci riconosco... povero tucano, cosa gli avranno mai fatto per farlo arrabbiare così??
...umh! Abbastanza originale il costume! Scusa, ma di cosa son fatti "gli isolatori di procellana"?
....è per caso un materiale a favore della cella?
=)
Una stupidaggine paurosa. E' questo essere scrittori?
Che sollievo... pensavo ci volesse intelligenza.
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