
In realtà l'Uomo d'acciaio era sbucato fuori quattro anni prima, nel 1934, dalla fantasia del giovane studente della Glenville high school Jerry Siegel e dell'amico Joe Shuster. Tra le case editrici statunitensi di quegli anni solo la National, poi diventata Detective comics, ebbe fiducia nelle capacità dell'uomo kriptoniano Clark Kent.
Ora, dati gli essenziali ragguagli storici, rimane un interrogativo esiziale per la comprensione del personaggio Superman e, soprattutto, per rassicurarci (e rassicurarlo) rispetto alla sua sopravvivenza: come faranno i disegnatori e gli sceneggiatori di oggi - nell'epoca dello smartphone, dei tre telefonini a testa e dell'iPhone - a continuare a fargli usare le cabine telefoniche per cambiarsi d'abito e fargli infilare alla velocità della luce la tuta blu?
Ammettetelo: è una bella sfida.
PS Che poi non si capisce, nonostante la rapidità con cui si cambiava, come mai nessuno in settant'anni di strisce, film e cartoon si sia mai accorto che c'era un uomo nudo in una phone booth.
3 hanno detto la loro:
Basta con l'aggettivo ESIZIALEEE!!!
AAARGH...
una soluzione potrebbe venire dai wc chimici prefabbricati che vengono allestiti nei cantieri, oppure proprio i wc pubblici. per quest'ultimi il nostro eroe dovrebbe possedere però un abbonamento speciale. in ogni caso il problema credo non esista, il nuovo costume di superman sarà appunto giacca e cravatta, e passare inosservato non sarà un problema di questi tempi.
;)
Certo che Superman dalle cabine ai cessi: tristezza...
Posta un commento