2.2.06
Lei è un maleducato! Se lo faccia da solo il monologo. Arrivederci!
Berlusconi a Porta a porta
Non c'è nessun giornalista - che sia della carta stampata, che sia radiotelevisivo - che riesca a tenere botta a Berlusconi nel corso delle sue filippiche mediatiche. Nessuno.
L'altra sera, da Vespa, Maria Latella ed il direttore del Mattino sono stati a dir poco imbarazzanti.
Ma in realtà basta seguire - con un minimo di fondamenti di psicologia della comunicazione in zucca - qualsiasi partecipazione di Silvio Berlusconi alle trasmissioni televisive: nessuno riesce (o piuttosto, vuole?) bloccarlo. Nessuno riesce ad opporsi, ad argomentare senza farsi togliere il turno, cioè la parola.
Nulla di nulla.
Ma non chiedo chissà cosa, beninteso: ce ne fosse stato uno che, insultato per l'ennesima volta dal premier, abbia alzato la voce ed abbia pronunciato, con lo stesso odioso tono perentorio e stizzito che Berlusconi utilizza con tutti:
"Lei è un maleducato, e sta snocciolando dati falsi in barba al buon senso. Inoltre insulta e mette in dubbio la mia buona fede giornalistica. Non posso certo mettere la mia faccia in questo monologo televisivo. Arrivederci".
E via - in diretta, ovviamente - fuori dallo studio.
Per poi vedersi terra bruciata attorno, direte voi, e rischiare di non lavorare più per i successivi vent'anni?
Già, fra quelli invitati puntualmente dai vari Porta a porta, Matrix & Co.
Quelli che - forse - avrebbero coraggio e spessore per farlo non verranno mai invitati.
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