19.4.06

Gioco ergo sum


Un momento di gioco Posted by Picasa

Nella sua ricerca Brian Sutton-Smith sostiene che le attività ludiche sono importanti non perché forniscano alla società una forza socializzante, ma perché danno spazio all'innovazione, tesi avanzata anche da Fagen a proposito del probabile valore del gioco per l'evoluzione di una specie. Helen Schwartzman ha dimostrato come prese in giro e pagliacciate consentano ai bambini di criticare il mondo dei grandi. Anche alcune forme di gioco adulto, come il carnevale e Halloween, servono da commento alla "realtà", sanzionando l'insulto e il dileggio per le figure d'autorità, l'inversione degli status sociali, la buffonata, la parodia, la satira e via dicendo.
La società si difende dalla minaccia definendo il gioco "non serio", "falso", "per finta", "fantastico", "irreale" e cosi via. I politici sanno che il gioco può minare l'ordine costituito e i regimi repressivi sovente censurano l'umorismo che mette alla berlina il potere, con il risultato di trasformarlo in una forma consapevole di resistenza politica.

Emily A. Schultz - Robert H. Lavenda, "Antropologia Culturale", Zanichelli, Bologna 1999, p.129

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