12.3.07

Si Salvi Chi Può - Chi Può?

Ecco. Tanto perché i toni dovevano distendersi, farsi pacati. Proprio perché Monsignor Bagnasco aveva esordito con fermezza ma diplomazia - ma ci crediamo davvero che la strada possa poi divergere così tanto da quella dell' eminence di littizzettiana memoria? Dal momento che con la dipartita di Ruini dalla presidenza della CEI si sperava comunque in un avvio di dibattito meno aspro e più "realista". Che prendesse atto della situazione, dunque, quale è nella vita reale delle persone.

Ecco, dicevo. Tanto per rinforzare tutto questo l'Osservatore Romano definisce oggi la manifestazione di sabato scorso a Roma come una "carnevalata isterica".

"Una manifestazione nella quale - ha commentato il giornale vaticano - al di là dell'immagine borghese e rassicurante che si voleva dare, hanno trovato posto discutibili mascherate e carnascialate varie. Ironie e isteriche esibizioni da parte di chi invoca riconoscimenti e non esprime rispetto".

Ma dove andiamo, con una Chiesa che dall'apertura - pure condizionata dall'ombra di Ratzinger - delle porte di stampo woitiliano passa in tutta fretta alla inequivocabile e non rinviabile serrata dell'uscio prima della fantomatica tempesta?

Il messaggio che il pontificato di Benedetto XVI tende a spedire è un sonoro e ottuso si salvi chi può.

3 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

La CHiesa dovrebbe mostrare maggiore rispetto per questi cittadini di serie b senza dei diritti civili.

Anonimo ha detto...

Ciao. Mi chiamo Daniela, cattolica ed eterosessuale e da molto tempo cerco di instaurare un dialogo di reciproco rispetto con tutti. Da 20 anni circa collaboro anche col gruppo gay credente "Emmanuele" di Padova.
Quanto penso sulla recente ingerenza di Ratzinger si trova in vari punti del mio blog. Qui mi limito a postare l'ultimo intervento (occhio anche ai commenti), http://danielatuscano.wordpress.com/2007/03/12/paola-binetti-mi-risponde/e una riflessione in merito.

Il tema di fondo non sono i DiCo-Pacs e simili. è un altro, culturale e antropologico. Etico. Non può essere ridotto a querimonie da Azzeccagarbugli o infangato da qualche italiota salotto televisivo. Troppa meschinità, troppa malafede, troppa spettacolarizzazione. Troppo ideologismo da bar rionale.

D’altra parte mi riempie d’indignazione l’arroccamento persecutorio della Chiesa ratzingeriana su questo tema. Anche Giovanni Paolo II la pensava nello stesso modo (pur se il suo linguaggio, già duro, non aveva però raggiunto simile violenza e, oserei dire, volgarità), ma, a parte la disparità intellettuale tra i due, risulta evidentissima l’ossessione di Benedetto XVI soprattutto contro gli omosessuali (definiti proprio ieri col termine antico e, si sperava, superato, “contronatura”). Per lui sono l’incarnazione del nuovo relativismo-paganesimo-decadenza ecc. ed è assolutamente logico il suo rifiuto anche solo di discutere con loro (e, in misura minore, con gli altri soggetti sociali “deboli e deviati”: divorziati, coppie “irregolari”…). Se essi rappresentano il Male Assoluto sempre e comunque, un dialogo costituirebbe necessariamente un segno di debolezza e di cedimento (a questo proposito rimando al link http://www.gruppoemmanuele.it/news/puntidivista.htm ). Col Male non si discute, lo si combatte e basta. A ragion veduta ho quindi scritto che Ratzinger è “contro gli omosessuali” e non solo “contro la legislazione (anche) a loro favore” http://www.ratzinger.it/documenti/leggi_omosessuali.htm. Quest’ultima opposizione esiste, naturalmente, ma in conseguenza della prima.

Inoltre, la visione di Benedetto sull’odierno mondo occidentale è totalmente negativa.

Pertanto, benché tale processo di sostanziale affossamento del Concilio Vaticano II sia iniziato già col precedente papato, oggi assistiamo a una fortissima accelerazione di tale linea. Anche perché, a differenza di Giovanni Paolo II, l’attuale Pontefice è sostanzialmente poco interessato agli altri temi: pace, ingiustizie e salvaguardia del pianeta (tranne, si capisce, alcuni richiami, che a volte sono colpevolmente ignorati dai media, ma in altri casi risultano meno frequenti, incisivi e concreti).

Poi so anch’io che esistono gruppi di pressione che non bisogna assecondare, e va da sé che a certi presenzialisti tv, fossero essi gay, etero o bisex, non affiderei nemmeno un canarino; ma la faccenda non si riduce certo a queste caricature. La gerarchia vaticana, insomma, ha individuato nuove "streghe" da perseguire.

Daniela Tuscano

Anonimo ha detto...

Sempre peggio. Leggete qui: http://danielatuscano.wordpress.com/2007/03/17/cerrelli-lomosessualita-una-malattia-prosegue-la-crociata-dei-fondamentalisti-contro-i-gay/

Daniela