4.9.07

SI PARTE? FORSE SI, FORSE NO. DECIDONO LE "NORMALI PROCEDURE" ALITALIA

Mi pareva, in effetti, che la notizia fosse passata davvero troppo sotto silenzio. Ed in effetti era ed è una di quelle notizie di secondo grado. Che sbocciano, per così dire, da un minimo di induzione logica che va operata sulla notizia di primo grado. Sono lì, davanti a tutti. E magari nessuno ne parla. Manca lo scatto.

Quella di primo grado, - la notizia originaria - era ed è il fatto che in nell’ultima settimana sono stati soppressi oltre cento voli Alitalia, in particolare in partenza da Malpensa, “a causa delle normali procedure che precedono il decollo”. Venti solo ieri. I piloti Alitalia hanno applicato i regolamenti dei controlli – i check – nel dettaglio, provocando una mezza paralisi della compagnia nostrana. In sostanza, uno sciopero bianco.

Pensavo di essere uno dei pochi scimuniti a chiedersi: ma allora, fino ad oggi, come diavolo abbiamo volato?

Mi si dirà che sono un ingenuo. Che esistono dei piccoli problemi sui quali si può – letteralmente (!) – sorvolare. Che non pregiudicano la sicurezza del volo e che possono essere rimandati, posticipati, ignorati. Che tutte le compagnie aeree volano così, e la sicurezza rimane comunque tutelata. Che accade con ogni mezzo di trasporto – s’è visto infatti i treni come stanno messi, ricordo ancora Crevalcore...

Me ne frego. Assolutamente. Parto dal presupposto che, non potendo aver accesso alla verifica concreta – quale utente non posso essere presente 24/7 nel centro di armamento Alitalia coi meccanici -, debbo attenermi alla critica teorica. E’ quella la mia tutela. E’ quella che mi viene venduta come tutela.

Non vi pare inquietante il solo fatto che esista un non ben precisato “cuneo”, uno scarto fra la teoria e la prassi dei controlli di sicurezza? Fra i regolamenti e le verifiche? Non mi interessa quanto questo cuneo sia ampio – evidentemente lo è molto, altrimenti i piloti non avrebbero avuto la possibilità di fare quel che hanno fatto e provocare tutti i blocchi – quanto il solo fatto che un comandante possa “giocarci”. Il dato, insomma, che esista una certa possibilità di manovra. E che si possa bloccare un volo perché non può partire così come è partito per tutta l’estate e parte da anni.

Come al solito arrivo prima di Repubblica. Stamattina, a pagina 29, Luca Iezzi parla esattamente di quest’assurdità tentando – in realtà non ci riesce molto bene, ho letto pezzi migliori – di entrare nello specifico e capire quali sono queste “anomalie compatibili” di cui le oltre 6mila macchine che volano giornalmente sull’Italia sarebbero piene zeppe.

Dall’ufficiale di collegamento fra Enac e compagnie che si prende la responsabilità del placet sui velivoli in uscita dai centri di armamento Alitalia fino ai 14 punti dei check che deve effettuare il comandante del volo: verifiche su equipaggio e passeggeri, documentazione del mezzo, cartine e previsioni meteorologiche. E poi, appunto, le famigerate “anomalie compatibili”: sistemi ridondanti (luci e areazione, per esempio), meccanismi antighiaccio.

Agghiacciante. Anche se ora, a pensarci bene, realizzo di non aver mai preso un volo Alitalia.

2 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

mai preso un volo alitalia? be manco io!!

Anonimo ha detto...

Bhè non ci crederai ma di questo sciopero ne ero informata ank'io leggendo il Corriere...l'avresti mai detto?! ;)