15.6.07

Audiospamming, seconda - Interviene il Garante

Ne avevo già parlato - con una certa lungimiranza, ma certo scoprendo l'acqua calda - qui, qualche mese fa.

Si riparla - per fortuna - di quello che ho ribattezzato audiospamming.
E cioè, molto semplicemente, l'infinita, incessante e quotidiana caterva di telefonate (non richieste né autorizzate) che rendono i nostri numeri fissi delle vere e proprie discariche di prodotti e servizi di ogni genere. Dei quali, ovviamente, ci viene proposto con l'insistenza che solo dei contratti a provvigione possono creare, il "vantaggiosissimo" acquisto o abbonamento.

E' notizia di oggi che il Garante per la Privacy ha disposto una serie di provvedimenti che mi pare più dura e restrittiva. Si può approfondire con l'articolo di Repubblica.

In sintesi, i provvedimenti dell'Authority capitanata da Francesco Pizzetti sono racchiusi in cinque punti. Gestori e call center dovranno:

- interrompere l'uso indebito di numeri telefonici raccolti ed utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati;
- regolarizzare le banche dati informando gli utenti e ottenendo da essi lo specifico consenso all'utilizzo dei dati per scopi pubblicitari;
- informare con la massima trasparenza gli utenti anche al momento del contatto sulla provenienza dei dati e sul loro uso;
- registrare la volontà degli utenti di non essere più disturbati;
- interrompere l'utilizzo illecito di dati per attivare servizi non richiesti (segreterie, linee internet veloci);
-effettuare controlli sui responsabili dei trattamenti svolti presso i diversi call center.

Questo significa che, qualsiasi società non rispetti questi regolamenti - e dunque, tradotto: chiunque vi offra sei chili di salamella in offerta speciale al vostro numero fisso, senza che voi abbiate mai autorizzato la Franco Porcelli Alimentari Riuniti all'utilizzo dei vostri dati - sarà fuori legge.

Potrete ben dirlo, ai giovinotti affamati di provvigioni che vi telefonano con quel loro piglio da sotuttoiotuseiuncoglionecomefaiarifiutarel'offerta: siete-fuori-legge.

Personalmente, imbastisco ogni volta - addirittura quando sono io stesso a chiamare, per quelle poche faccende che gestisco per telefono, tipo le capsule della macchinetta del caffè - discussioni puntigliose ed argomentate (si, ebbene si: sono lo scassacazzi della situazione). Che, quantomeno, mi fanno attaccare la cornetta con quello spirito da condottiero dei consumatori che poi, si, me lo sbatto sulle palle. Ma almeno c'ho provato, che diamine!

Se poi, come oggi, l'Autorità mi dà una mano, allora pian piano qualcosa cambierà. Ed io avrò risparmiato diversi mesi di vita (sommando i minuti sprecati al telefono), qulche euro che non saranno riusciti a spillarmi e tante incazzature.

Oltre che - più importante - la dignità di poter contare sui miei diritti di cittadino-consumatore (minchia, parlo come il presidente dell'Adiconsum).

2 hanno detto la loro:

Anonimo ha detto...

Hehe, vedo che siamo daccordo su molti punti...

Spero che le nuove norme riescano ad avere un valido effetto: nel senso, non è come parcheggiare in divieto di sosta, è - sarà - un reato un po' più sottile...

Comunque io ho un infallibile stratagemma:
-SALVE!!! Sono della ditta "mghnrbh" (non capisco mai il nome, ma perchè!?) e vorrei proporle...
- No, io no parlo italiano, io donna pulizie, padrona torna tardi...
=) Desistono!!!

By the way, posso mettere il tuo link sul mio sito? È istruttivo....

Simone ha detto...

Ahahaha: belo il trucco della donna delle pulizie!

Certo, metti pure il link...

S